
La vera particolarità di Midnight Murder Club è l’oscurità. I giocatori si ritrovano in una grande villa vittoriana, armati solo di una torcia, una pistola e della propria voce. La chat vocale funziona a prossimità: urlare o anche solo parlare troppo forte può farvi localizzare dagli altri. Ogni passo, ogni colpo, persino il respiro contribuisce a creare un’atmosfera dove il sound design diventa protagonista assoluto.
Spegnere e accendere la torcia non è soltanto un espediente grafico: è una meccanica centrale. Restare al buio significa passare inosservati, ma anche rischiare di finire in un angolo senza sapere cosa accade intorno. Accendere la luce permette di orientarsi e mirare meglio, ma svela immediatamente la posizione. È questo continuo bilanciamento a generare situazioni tanto tese quanto comiche, perché spesso la paura lascia spazio al ridere delle reazioni scomposte degli amici.
All’uscita in early access, Midnight Murder Club offriva poche varianti e lasciava la sensazione di un progetto embrionale. Con la versione completa, il pacchetto si è arricchito. Alla classica modalità tutti contro tutti, dove vince chi resta in piedi, si affiancano altre formule pensate per ravvivare la competizione.
In Ladro Nella Notte i giocatori devono recuperare oggetti preziosi sparsi per la mappa e depositarli in sicurezza, il tutto mentre cercano di sopravvivere agli attacchi. È una modalità che introduce un obiettivo alternativo al semplice eliminarsi, spingendo a muoversi con più tattica.
Le Carte Jolly aggiungono un ulteriore strato di follia: a inizio partita i giocatori possono inserire modificatori che cambiano le regole del gioco. Dai malus più punitivi alle situazioni assurde, come lampadari trappola, pillole per vedere al buio e tanto altro, e l’effetto è quello di imprevedibilità continua, capace di prolungare la freschezza delle sessioni.
Per chi non ama buttarsi subito nella mischia, è disponibile una sorta di allenamento con i bot e persino una modalità co-op a due giocatori per affrontare insieme sfide contro l’IA. Non è la stessa cosa del multiplayer online, ma aiuta a prendere confidenza e a divertirsi anche quando non si hanno amici disponibili.
Uno dei punti più interessanti del progetto è l’accessibilità. Con appena 10 euro si porta a casa l’intero gioco. Non solo: potete invitare gli amici a giocare gratuitamente! I vostri conoscenti possono scaricare l’Edizione pass ospite gratuitamente, voi gli fornirete un codice e potrete giocare insieme. Certo, per avviare le partite avranno bisogno di voi, ma così è davvero facile coinvolgere qualcuno. Inoltre le modalità prevedono 6 giocatori, e voi potrete invitarne 5, formando quindi una stanza completa per spolpare bene il titolo.
È un modello insomma che favorisce il passaparola e incentiva la formazione di gruppi stabili, aspetto fondamentale per la sopravvivenza di un titolo multiplayer indipendente.
Dal lato tecnico, Midnight Murder Club è sorprendentemente leggero. Su PC il download pesa appena 3 GB e i requisiti consigliati si fermano a schede video di fascia media come NVIDIA GeForce GTX 1650 Super o AMD Radeon RX 5500 XT. Questo significa che anche chi non dispone di un hardware di ultima generazione può partecipare senza problemi. L’ottimizzazione è curata e il frame rate resta stabile, merito anche di una grafica volutamente essenziale.
Visivamente, il titolo non ha grandi ambizioni. Modelli e texture sono minimali, quasi abbozzati. È chiaro che Velan Studios non punta al colpo d’occhio, ma alla sostanza. E la sostanza sta tutta nell’audio.
Il sound design è preciso e ricco di dettagli: il rumore di una porta che cigola, il rimbombo di un colpo di pistola, il respiro affannato del proprio personaggio, persino le voci degli altri giocatori. Tutto concorre a creare un’esperienza dove l’udito diventa la risorsa principale. Non è un caso che in molti abbiano definito Midnight Murder Club “lo sparatutto a luci spente”.
Non mancano tuttavia aspetti criticabili. Su PC è necessario collegare un account PlayStation Network per poter giocare, scelta legata al publisher ma che potrebbe scoraggiare qualcuno. Inoltre, come molti titoli multiplayer, il vero ago della bilancia sarà la community. Al momento i server non sono particolarmente popolati e il rischio di finire presto nell’oblio è concreto. Non basta avere un’idea originale: senza un flusso costante di nuovi giocatori, persino i party game più divertenti possono spegnersi in fretta.
Il codice digitale per questa recensione è stato fornito da PlayStation Italia, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.
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